Quali sono le piante officinali più richieste dal mercato? Risponde GPM Innovation

Una breve guida alla scoperta delle piante officinali più richieste oggi sul mercato

Le piante officinali incontrano, da sempre, un’attenzione particolare da parte del pubblico e delle aziende. Parliamo di una vasta gamma di piante, più o meno note, come la camomilla, lavanda, melissa, malva, timo, rosa canina, rosmarino, menta piperita, ortica, fiordaliso… e tante altre ancora. L’elenco è davvero lungo: queste sono solo alcune delle erbe e delle piante officinali più coltivate in Italia.

Le erbe e le piante officinali sono infatti particolarmente utilizzate in tanti diversi settori industriali per le loro proprietà benefiche e i vantaggi che offrono. Proprio per questo motivo, soprattutto per quanto riguarda le piante officinali dell’area mediterranea, costituiscono un'importante risorsa economica.

Sono da sempre molto ricercate sul mercato: grazie alle loro proprietà, vengono usate già da molti secoli come alimento, ma anche per aromatizzare cibarie e alimenti, preparare infusi e tisane, per la cura e il benessere del corpo o anche per scopi tintori e preparare pigmenti.

In questo articolo scopriamo insieme quali sono le piante officinali in questo momento più richieste e quali sono i loro benefici.

Quali sono le piante officinali più richieste dal mercato? Risponde GPM Innovation

Che cosa si intende con pianta officinale

Il termine “pianta officinale” deriva da una tradizione tipica del nostro Paese. Già dal nome, infatti, si capisce il riferimento all’officina o opificina, intesa come il “laboratorio” dove le piante venivano sottoposte alle varie lavorazioni affinché potessero essere rese adatte ai vari scopri e ne fossero resi disponibili al meglio le caratteristiche benefiche. Lavorazioni che comprendono essiccazione, triturazione, macerazione, distillazione, estrazione dei principi attivi e altro ancora.

Con “piante officinali” si intendono quelle specie vegetali che forniscono estratti, spezie e olii per varie tipologie di industria, come quella farmaceutica, erboristica, tintoria o alimentare. La parte della pianta officinale che viene messa in vendita è di solito essiccata e frammentata (bacche, fiori della camomilla, radice dell’ortica, ad esempio). Questo perché è la parte più ricca di quei principi attivi che hanno un’attività biologica e riflessi positivi sull’organismo umano e/o animale. O che vengono utilizzate per determinati scopi, ad esempio quello tintorio.

L’OMS definisce come pianta medicinale “ogni vegetale che contiene in uno o più dei suoi organi delle sostanze che si possono usare a fini preventivi oppure terapeutici, o che sono dei precursori di emisintesi chemio e farmaceutiche”.

Il mercato di piante officinali: una richiesta in aumento

La coltivazione delle piante officinali è diffusa in tutta Italia: grazie alla grande varietà di tecniche di coltivazione e di climi della Penisola, infatti, sono diverse le tipologie che trovano terreno e clima ideale per il proprio sviluppo. 

Secondo uno studio del 2013 realizzato da Mipaaf e ISMEA, la produzione di piante officinali fa emergere una crescita complessiva delle superfici e delle produzioni, e si vede soprattutto un aumento sia della produzione sia dell’offerta per alcuni prodotti: cannella, agrumi, papavero, spezie come alloro, aneto, zafferano, timo, anice, tè e pepe, menta, peperoncino, luppolo tra le altre.

Per chi vuole intraprendere o rafforzare la propria coltivazione delle piante officinali, queste sono davvero buone notizie: la domanda di prodotti derivanti da queste piante è cresciuta di molto negli ultimi anni. E questo vale sia per le specie esotiche che per le nostrane, per cui la coltivazione può davvero rivelarsi un valido investimento economico. 

Ogni pianta officinale può essere utilizzata in diversi contesti, come nell’industria alimentare, in farmacia ed erboristeria, nella tintura o nella cosmesi; il mercato è in continuo movimento e si aprono sempre nuove possibilità, soprattutto per quelle piante officinali che hanno caratteristiche tali da renderle ideali per più utilizzi.

Quali sono le piante officinali più richieste oggi?

Oltre 200.000 ettari di terreno coltivato e ben 36.000 aziende agricole europee impegnate nella coltivazione di piante officinali. Di queste, 3.000 si trovano nella sola Italia.

Le piante officinali più diffusamente utilizzate in Italia sono circa 300 specie principali, tra coltivate e spontanee; le più richieste sono: 

  • Camomilla: è un’erbacea officinale a ciclo annuale, che appartiene alla famiglia delle Asteraceae. Cresce spontanea in tutto il continente europeo e fiorisce da Giugno ad Agosto. Produce fiori di colore bianco a centro giallo, con un profumo aromatico e un’essenza molto caratteristica. La camomilla contiene diversi principi attivi, alcuni dei quali hanno effetti antinfiammatori. Tra i composti che possono apportare benefici per la nostra salute, possiamo citare i flavonoidi, le cumarine, gli acidi fenolici e un olio essenziale.
  • Genziana: pianta erbacea perenne caratterizzata da una crescita molto lenta Si usa la radice a fittone, utilizzata soprattutto in erboristeria e nella produzione di liquori e amari.
  • Lavanda: una delle più note e famose al grande pubblico, è una pianta presente in tutto il bacino del Mediterraneo. È generalmente coltivata per l’estrazione del suo olio essenziale per ottenere profumi e prodotti cosmetici. Tra le sue proprietà più note, è rilassante e sedativa, spasmolitica, svolge funzione antisettica delle vie respiratorie e contrasta la formazione di gonfiori e fermentazioni intestinali.
  • Rabarbaro: Molto noto per l’uso scopo alimentare o medicinale fin dai tempi antichi. È soprattutto usato nel settore farmaceutico per la produzione di farmaci e nel beverage per la produzione di amari tonico-digestivi o come ingrediente correttore del sapore per aperitivi e amari a base d'erbe. L'uso come ingrediente secondario è dovuto soprattutto al suo aroma gradevole.
  • Coriandolo: viene usato soprattutto in erboristeria, in cucina e nel settore cosmetico, in frutti. Viene sfruttato per la sua proprietà sgonfiante e digestiva, dovuta al suo olio essenziale dall’azione spasmolitica sulla muscolatura del tratto digerente. Per questo viene spesso impiegata in tisane.
  • Anice: l’olio essenziale viene spesso usato come ingrediente in dentifrici e colluttori, per via del suo effetto purificante e rinfrescante. In cucina si usa nella preparazione di liquori e grappe dall’effetto digestivo.
  • Assenzio romano: pianta perenne dal forte odore aromatico con radice legnosa, fusto eretto e ramificato. Grazie ai suoi principi attivi (olio essenziale, glucoside amaro absintina, resine e acidi organici) trova largo uso in liquoreria per il suo amaro aromatico. Le virtù riconosciute sono quelle di promuovere l’appetito e di favorire la digestione.
  • Melissa: pianta erbacea perenne con portamento a cespuglio e rami eretti ramificati alla base. Il suo olio essenziale ha una resa molto bassa e per questo è un prodotto pregiato. Si distingue per le sue proprietà calmanti e sedative, oltre che per il suo profilo nutraceutico ricco di oli essenziali e composti fenolici. L’acqua di Melissa viene usata per tonificare, purificare e decongestionare la pelle. L’olio essenziale è consigliato per il trattamento topico dell’Herpes labiale. In cucina, grazie al suo aroma di limone, viene utilizzata per aromatizzare vari tipi di pietanze.
  • Calendula: famosa per le proprietà curative sulla pelle e le capacità antinfiammatorie. Contiene vitamina A, flavonoidi, acido clorogenico e calendilico, saponine, sostanze a effetto antinfiammatorio, sostanze pigmentanti come betacarotene e licopene, luteina e zeaxantina, che oltre alle proprietà coloranti hanno un marcato effetto antiossidante.

Ma ce ne sono molte altre che vengono coltivate e utilizzate in diversi rami d’industria, come ad esempio: aloe, zafferano, liquirizia, echinacea angustifolia, mirtillo nero, ginkgo biloba, vite rossa.

Quali sono le piante officinali più richieste oggi?

Il ruolo di GPM Innovation nella coltivazione di piante officinali

GPM Innovation, con la sua rete di aziende all'avanguardia, è specializzata nell'estrazione e nella preparazione di composti da piante officinali, tintorie e microalghe

Insieme all’azienda agricola Pigno vengono prodotte e commercializzate materie prime per il settore della nutraceutica, della fitocosmesi e della moda. L’azienda vanta una produzione di diverse piante officinali e materie prime utili per tanti diversi settori, come:

  • Persicaria Tinctoria
  • Elicriso
  • Calendula
  • Iperico
  • Arnica
  • Melissa
  • Tagete
  • Cosmos
  • Robbia
  • Reseda luteola
  • Althea officinalis
  • Rosa canina - le cui bacche, i cinorrodi, sono ricchi di vitamina C.

Questo approccio di continua ricerca e sviluppo, che combina la ricchezza delle piante con l'innovazione industriale, sta aprendo nuove frontiere nei settori nutraceutico, cosmetico, farmaceutico e industriale.

I prodotti nutraceutici sono una frontiera promettente per coloro che cercano di migliorare il proprio benessere attraverso l'alimentazione e per le aziende che intendono investire in un settore in continua crescita, in Italia e non solo.

GPM Innovation è al centro di questa rivoluzione, offrendo soluzioni all'avanguardia per la produzione e commercializzazione di materie prime per il settore nutraceutico. Le nostre piante officinali rivestono un ruolo di primo piano nella preparazione di estratti per il mondo della nutraceutica; per saperne di più, non esitare a contattarci!

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